L'Aspirina può aumentare il rischio di scompenso cardiaco nelle persone predisposte


L’impiego per lungo periodo dell’Aspirina [ Acido Acetilsalicilico ], come prevenzione delle malattie cardiovascolari, è associato a un aumento del 26% del rischio di scompenso cardiaco nelle persone con almeno un fattore che predispone alla malattia, come fumo, ipertensione, obesità, ipercolesterolemia.

Lo studio è stato condotto su più di 30.000 persone a rischio di insufficienza cardiaca.

I partecipanti avevano un'età superiore ai 40 anni al momento dell'arruolamento e non soffrivano di insufficienza cardiaca. All’inizio dello studio il 25% dei partecipanti assumeva Aspirina. Durante i 5 anni di follow-up, 1.330 persone hanno sviluppato scompenso cardiaco.

E' stata esaminata l'associazione tra l’impiego di Aspirina e lo scompenso cardiaco dopo aggiustamento per fattori confondenti come sesso, età, indice di massa corporea [ BMI ], fumo, consumo di alcol, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, livelli di colesterolo LDL, ipertensione, diabete mellito e terapie a base di inibitori del sistema angiotensina-aldosterone, calcioantagonisti, diuretici, beta-bloccanti e farmaci ipolipemizzanti.

Dall’analisi è emerso che l’assunzione di Aspirina è associata in modo indipendente a un aumento del rischio di sviluppare scompenso cardiaco del 26%.

Questo è il primo studio ad indicare che tra le persone con almeno un fattore di rischio per scompenso cardiaco, coloro che hanno assunto Aspirina avevano maggiori probabilità di sviluppare in tempi successivi questa condizione cardiaca, rispetto a coloro che non facevano uso del farmaco.

Sono necessari ampi studi randomizzati negli adulti a rischio di scompenso cardiaco cardiaco per confermare questi risultati.

L'Aspirina dovrebbe essere prescritta con cautela nelle persone con scompenso cardiaco o con fattori di rischio per questa condizione. ( Xagena_2021 )

Fonte: ESC Heart Failure

Xagena_Medicina_2021