Il trattamento combinato Ace inibitore e sartano migliora gli esiti nei pazienti con scompenso cardiaco in misura maggiore rispetto al solo Ace inibitore


Lo studio CHARM-Added ha valutato se l’aggiunta di un antagonista del recettore dell’angiotensina, detto anche sartano, ad un Ace-inibitore a dosaggio pieno nei pazienti con scompenso cardiaco fosse in grado di produrre benefici.

Un totale di 2.548 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Candesartan ( Atacand/Ratacand ), un sartano, oppure a placebo.

Il principale outcome composito dello studio era rappresentato da morte cardiovascolare o da ospedalizzazione per scompenso cardiaco.

Nei pazienti, che hanno assunto, al basale, una dose raccomandata dalle lineeguida di Ace-inibitore, l’HR (rapporto tra i rischi) è risultato essere 0.79 a favore del gruppo Candesartan.

Nei pazienti che hanno assunto una dose massima di Ace inibitore, come indicato dall’FDA ( Food and Drug Administration ) ( n = 529 ), l’HR è stato 0.75.

Il beneficio di Candesartan si è mantenuto nei pazienti che hanno assunto beta-bloccanti in aggiunta ad una dose più elevata di Ace-inibitori e nei pazienti che hanno assunto alte dosi di Ace-inibitori nel corso del periodo osservazionale.

Questi dati clinici forniscono ulteriore prova che l’impiego combinato di un Ace inibitore e di un sartano è in grado di migliorare gli outcome nei pazienti con scompenso cardiaco in misura maggiore rispetto al solo Ace inibitore. ( Xagena_2006 )

McMurray JJ et al, Am Heart J 2006; 151: 992-998





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