Scompenso cardiaco avanzato: l’Enoximone per os a basso dosaggio non migliora gli esiti clinici maggiori


L’uso di farmaci inotropi nei pazienti con scompenso cardiaco è stato limitato dagli esiti clinici avversi. Tuttavia, la somministrazione di inotropi positivi a più bassi dosaggi, e il concomitante trattamento con beta-bloccanti, potrebbe aumentare il rapporto rischio-beneficio.

I Ricercatori dello studio ESSENTIAL ( The Studies of Oral Enoximone Therapy in Advanced HF ) hanno esaminato gli effetti di bassi dosaggi dell’inotropo positivo Enoximone sui sintomi, capacità di esercizio, e outcome clinici maggiori nei pazienti con scompenso cardiaco in forma avanzata, che erano stati trattati con beta-bloccanti e altra terapia di base secondo le indicazioni delle lineeguida.

Il Programma ESSENTIAL consisteva di due identici studi clinici, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, che differivano solo per la localizzazione geografica ( ESSENTIAL-I: Nord e Sud America; ESSENTIAL-II: Europa ).
Sono stati arruolati pazienti con sintomi di scompenso cardiaco di classe funzionale NYHA III-IV, frazione d’eiezione ventricolare sinistra minore o uguale al 30%, e 1 ospedalizzazione o 2 visite ambulatoriali per peggioramento dlel’insufficienza cardiaca nell’anno precedente.

Gli studi avevano 3 endpoint co-primari: (i) il composito di tempo alla mortalità per qualsiasi causa o ospedalizzazione cardiovascolare ( analisi dei dati aggregati dei due studi ); (ii) il cambiamento a 6 mesi dal basale nella distanza compiuta in 6 minuti ( analisi dei dati singoli ); (iii) la valutazione PGA ( Patient Global Assessment ) a 6 mesi ( analisi di dati singoli ).

I due studi ESSENTIAL hanno arruolato 1.854 soggetti in 211 Centri in 16 Paesi.

Negli studi combinati, la mortalità generale e il composito non sono risultati diversi tra i due gruppi di trattamento ( hazard ratio, HR=0.97; e HR=0.98, rispettivamente, per Enoximone e placebo ).

La distanza percorsa in 6 minuti è aumentata con Enoximone, rispetto al placebo, nello studio ESSENTIAL-I ( p=0.025; non raggiungendo, tuttavia, il criterio pre-specificato di significatività statistica di p<0.020 ), ma non nello studio ESSENTIAL-II.

Nessuna differenza in PGA è stata osservata in entrambi gli studi.

In conclusione, sebbene l’Enoximone a basso dosaggio appaia essere sicuro nei pazienti con scompenso cardiaco avanzato, il farmaco non migliora gli outcome clinici maggiori. ( Xagena_2009 )

Metra M et al, Eur Heart J 2009; 30 : 3015-3026



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