Scompenso cardiaco moderato: confronto tra Bisoprololo, Carvedilolo, e Nebivololo


Diversi beta-bloccanti, con differenti caratteristiche farmacologiche, sono disponibili per il trattamento dello scompenso cardiaco.

E’stato confrontato il Carvedilolo ( beta1-beta2-alfa-bloccante; Dilatrend ) con il Bisoprololo ( beta1-bloccante; Concor ) e con il Nebivololo ( beta1-bloccante, con attività liberante NO; Lobivon ).

Sono stati arruolati in uno studio clinico randomizzato cross-over 61 pazienti con scompenso cardiaco moderato, ed è stato somministrato, per due mesi ciascuno, Carvedilolo, Nebivololo e Bisoprololo ( rispettivamente, 25.6 ± 12.6, 5.0 ± 2.4 e 5.0 ± 2.4 mg/die ).

Alla fine di ciascun periodo, i pazienti sono stati sottoposti a: valutazione clinica, esami di laboratorio, ecocardiogramma, spirometria ( comprendente DLCO [ capacità di diffusione polmonare del monossido di carbonio ] e diffusione di membrana ), valutazione della sensibilità dei chemocettori a O2/CO2, carico costante di lavoro, in normossia ed ipossia ( FiO2 = 16% ), e test da sforzo cardiopolmonare massimale.

Non si è osservata nessuna differenza significativa in ambito clinico ( classe NYHA, questionario Minnesota ), nei risultati di laboratorio ( tra cui la funzione renale e i livelli di BNP ), nei parametri ecocardiografici e nella meccanica polmonare.

Sono state riscontrate differenze nella spirometria: la DLCO era inferiore con il Carvedilolo ( 18.3 mL/min/mmHg), rispetto a Nebivololo ( 19.9 ) e al Bisoprololo ( 20.0 ) a causa di una riduzione della diffusione del 20%.

Il costante carico di lavoro dell’esercizio ha dimostrato in condizioni di ipossia una più rapida cinetica di VO2 ( consumo di ossigeno ) e una minore ventilazione con il Carvedilolo.

La sensibilità periferica e centrale al biossido di carbonio ( CO2 ) è risultata inferiore con il Carvedilolo, mentre la risposta all'ipossia è stata maggiore con il Bisoprololo.

L’efficienza di ventilazione ( VE/VCO2 slope ) era 26.9 con il Carvedilolo, 28.8 con il Nebivololo e 29.0 con il Bisoprololo.

Il picco di VO2 era 15.8 ml/kg/min con il Carvedilolo, 16.9 con il Nebivololo, e 16.9 con il Bisoprololo.

I beta-bloccanti influiscono in modo diverso sulle funzioni cardiopolmonari.
La diffusione polmonare e la performance fisica, la prima probabilmente a causa di una inferiore interferenza con la clearance del liquido alveolare beta-2-mediato, sono risultate maggiori con il Nebivololo e il Bisoprololo.
D'altra parte, il Carvedilolo ha mostrato una migliore efficienza di ventilazione durante l'esercizio, probabilmente attraverso una diversa modulazione dei chemocettori. ( Xagena_2013 )

Contini M et al, Int J Cardiol 2013; 168: 2134–2140

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