Scompenso acuto acuto: il trattamento con Levosimendan associato a più alta mortalità


Gli studi REVIVE-1 e REVIVE-2 ( Randomized Evaluations of Levosimendan ) hanno valutato efficacia e sicurezza di Levosimendan per via endovenosa nei pazienti con scompenso cardiaco acuto, e hanno mostrato che Levosimendan ( Simdax ) è superiore al placebo, ma è associato a un aumento delle reazioni avverse e della della mortalità.

Nel loro insieme, i due studi hanno dimostrato che Levosimendan, aggiunto al trattamento iniziale dello scompenso acuto, raggiunge una stabilità clinica a breve termine migliore rispetto al placebo.
Nei 600 pazienti dello studio REVIVE-2, 58 pazienti trattati con Levosimendan contro 44 trattati con placebo hanno presentato miglioramenti dello stato clinico a 6 ore, 24 ore e 5 giorni; inoltre, meno pazienti in trattamento attivo hanno mostrato un peggioramento clinico.
Nel complesso i pazienti che hanno presentato un peggioramento dei sintomi a 5 giorni sono stati 58 nel braccio Levosimendan e 82 nel braccio placebo.

Il gruppo trattato con Levosimendan ha presentato meno episodi di peggioramento dell'insufficienza cardiaca, meno bisogno di interventi farmacologici per tale peggioramento e meno ricoveri prolungati in ospedale.

Levosimendan rispetto al placebo è risultato associato a un aumento degli eventi avversi e della mortalità.
In entrambi gli studi, si è avuto un numero di decessi superiore nel gruppo Levosimendan rispetto al gruppo di controllo ( 5 contro 4 in REVIVE-1 e 45 contro 35 in REVIVE-2 ).
Combinando i dati di entrambi gli studi, il trattamento con Levosimendan è risultato correlato a un aumento del 26%, non-significativo, del rischio di mortalità per qualsiasi causa.
Inoltre, tra i pazienti trattati con Levosimendan sono stati molto più frequenti episodi di ipotensione, cefalea, tachicardia ventricolare, fibrillazione atriale ed extrasistolia ventricolare. ( Xagena_2013 )

Fonte_ JACC: Heart Failure, 2013

Xagena_Medicina_2013