I pazienti con diabete mellito ed insufficienza cardiaca cronica traggono beneficio dalla terapia con beta-bloccanti, anche se in misura minore rispetto ai pazienti senza diabete


Il diabete mellito peggiora la prognosi nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica.

Sono stati presi in considerazione 6 studi clinici:

-Australia and New Zeland ( ANZ ) - Carvedilol
-Beta-Blocker Evaluation of Survival Trial ( BEST )
-Carvedilol US trials
-Cardiac Insufficiency Bisoprolol Study ( CIBIS-II )
-Carvedilol Prospective Randomized Cumulative Survival Trial ( COPERNICUS )
-Metoprolol Controlled-Release Randomized Intervention Trial in Heart-Failure ( MERIT-HF ).

Il 24,6% dei pazienti che hanno partecipato a questi studi era affetto da diabete mellito.

I pazienti con diabete mellito presentavano un'aumentata incidenza di mortalità rispetto ai pazienti non affetti da questa patologia ( RR=1,25; p<0.001 ).

Rispetto al placebo, la terapia con beta-bloccanti per l'insufficienza cardiaca congestizia ha prodotto benefici sia nei pazienti con diabete mellito ( RR= 0,84; p=0.011 ) che senza ( RR= 0,72; p< 0.001 ).

Da questa meta-analisi emerge che la riduzione assoluta del rischio di mortalità con i beta-bloccanti è maggiore nei pazienti con insufficienza cardiaca ma senza diabete mellito ( p=0.023 ). ( Xagena_2003 )

Haas SJ et al, Am Heart J 2003; 146:848-853






XagenaFarmaci_2003